Fitosociologia
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L’habitat 6210* comprende dal punto di vista fitosociologico le formazioni xeriche riferibili all’alleanza Diplachnion serotinae (ordine Festucetalia valesiacae), che rappresenta probabilmente la tipologia vegetazionale più diffusa nell’area di intervento. Sulla base degli studi condotti da Braun-Blanquet (1961) tali cenosi sono state inquadrate nell’associazione Heteropogono- Cleistogenetum serotinae (= Contorteto-Diplachnetum Br.-Bl. 1961), presente nelle aree di intervento con due varianti: la var. a Stipa pennata nelle aree più secche, che si identifica nelle praterie a dominanza di Stipa pennata, e la var. a Chrysopogon gryllus nelle aree meno secche, tipica delle praterie a dominaza di Chrysopogon gryllus.
L’associazione è stata inquadrata da Braun-Blanquet (1961) nell’alleanza Diplachnion serotinae, sebbene la separazione proposta dallo stesso Braun-Blanquet tra l’alleanza Diplachnion e Stipo-Poion carniolicae non sia del tutto chiara (numerose specie caratteristiche comuni tra le due alleanze).
La separazione fitosociologica è importante al fine dell’attribuzione dell’habitat secondo la Direttiva, in quanto le praterie xeriche dell’alleanza Stipo-Poion carniolicae, ben rappresentate con altre associazioni nella porzione più interna della Valle di Susa (al di fuori del SIC), andrebbero attribuite a un altro habitat prioritario (6240* Formazioni erbose steppiche sub-pannoniche). Allo stato attuale però la presenza del suddetto habitat nel SIC e nell’area oggetto di intervento resta incerta e in attesa di studi specifici di approfondimento (cfr. azione A1).
In molte aree derivanti da ex-coltivi la presenza abbondante di Bromus erectus e di numerose specie meso-xerofile caratteristiche dell’alleanza Mesobromion erecti (Ononis repens, Ranunculus bulbosus, Salvia pratensis) e dell’ordine Brometalia erecti (Globularia puntata, Potentilla tabernaemontani, Knautia mollis, Hippocrepis comosa, Ononis natrix, Carex caryophyllea, Koeleria pyramidata, ecc.), favorita dal maggior spessore dei suoli e quindi dalle condizioni di aridità edafica meno accentuate, farebbe propendere per una attribuzione fitosociologica delle praterie al Mesobromion, che rappresenta l’aspetto vegetazionale più tipico dell’habitat 6210.